Quando "Meno è meglio"
Che sia per necessità, come nel caso della mia
famiglia, o per virtù, è vero: meno è meglio! Parlo
del nostro rapporto con le cose e del consumo di queste. Da un paio di mesi mi
sto interessendo al tema della decrescita, "quella felice":
tutto è nato quasi per caso, leggendo un post che parlava dell'importanza del
saper fare, del trovare tempo per il "saper essere", tempo povero di cose e
ricco di incontri con le persone. Mi sono commossa leggendo queste parole ed ho
provato un profondo senso di felicità perchè ho capito quale significato dare ad
una situazione economica un pò difficile che stiamo attraversando e che riguarda
tante persone, alcune molto vicine noi. Si è aperto un mondo fatto di ritmi
lenti, di tempo dedicato non al comperare cose nuove ma al riordinare nello
spazio ciò che già si ha (troppo...) per fare chiarezza interiore. Quest'anno,
dopo averci a lungo riflettuto, abbiamo deciso di non fare regali a Natale, i
famosi "pensierini", ma di spendere e regalare il nostro tempo passandolo con
chi amiamo: amici e parenti. E' stato un Natale ricco come non mai e dopo tanto
tempo mi sono sentita libera e "autentica", non costretta dal "cosa diranno?",
"bisogna" e tutti i "devo" che probabilmente mi sono autoimposta.
Ho riscoperto in questi mesi
l'amore che sempre ho avuto per
l'autoproduzione, termine
nuovo concetto antico: fai da te anzichè comperarlo già fatto. Ne guadagna il
gusto (tutto è più buono), la salute (è più sano, fresco senza conservanti),
l'autostima (so fare!) e il portafoglio (fare da sè, soprattutto in cucina
permette di risparmiare).
Anche la qualità del tempo in famiglia ci
guadagna: spesso la tv è spenta e passiamo il nostro tempo libero leggendo,
cucendo, cucinando, giocando o parlando, dei nostri Uprogetti e sogni per il
futuro.
Le difficoltà ci sono... i giorni in cui dici
"Ho sbagliato tutto, era meglio se..." a volte fanno capolino, ma piangersi
addosso non serve, occorre trovare il modo di vivere pienamente ogni giorno,
senza continuare a rimandare la piena felicità al domani, al "quando.avrò...".
Vabbè sto diventando pesante, quindi passo all'aspetto pratico del blog: posterò
alcune delle ricette faidate che uso quotidianamente e sono alla portata di
tutti.
Biscotti
semplici per la colazione (con ammoniaca) circa 50
biscotti
500 gr di
farina 00
200 gr di
zucchero
8 gr di
ammoniaca per dolci (1/2 busta)
scorza
grattugiata di un limone
100 gr di
olio di mais o girasole
150 gr di
latte
2
uova
granella di
zucchero
Impastate
con la planetaria e la "foglia" oppure girate a mano con un cucchiaio tutti gli
ingredienti in modo da amalgamarli: otterrete un impasto morbido (tipo Nutella)
che spremerete su una teglia con carta da forno, con un sac-a-poche
senza bocchetta ma semplicemente tagliato (o farete dei mucchietti con un
cucchiaio) facendo dei bastoncini lunghi 3-4 cm, ben distanziati tra loro perchè
altrimenti si attaccano lievitando in forno.
Cuocere a
160-170 C° per 20 minuti: non temete per l'odore mefitico che sprigionerà
l'ammoniaca durante la cottura, poi non si sentirà nulla e i vostri biscotti
saranno leggeri!
Titty
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